Il biotech nelle statistiche 2021 dell'Ufficio Brevetti Europeo
E’ stato recentemente pubblicato dall’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) un report che raccoglie tutti i maggiori trend brevettuali del 2021. L’analisi di questo documento si presta a molte considerazioni interessanti, prima fra tutte l’identificazione dei settori più innovativi e dei paesi più attivi nello sviluppo di nuove tecnologie.
In primo luogo, il report EPO evidenzia quali sono i settori tecnologici che hanno registrato il maggiore incremento nel numero di nuove domande di brevetto depositate. Su questo fronte, salta subito all’occhio il balzo in avanti (+ 9,4%) delle domande di brevetto ricadenti nel settore della digital communications (in termini assoluti corrisponde a 15.400 nuovi depositi) e l’incremento del +9,7% nel settore IT (14.671 nuovi depositi). Il settore dei dispositivi medico-diagnostici, pur riscontrando una crescita limitata allo 0,8% rispetto all’anno precedente, si colloca comunque al secondo posto in termini assoluti con 15.321 nuovi depositi.
Nella classifica dei 10 macro-settori più dinamici dal punto di vista brevettuale è incluso anche il settore farmaceutico e biotecnologico che nel 2021 ha registrato percentuali di crescita significative.
Nel dettaglio, il settore farmaceutico comprende le attività di ricerca, produzione e vendita di sostanze farmacologicamente attive ottenute sia tramite processi di sintesi chimica, che mediante processi biotecnologici come accade, ad esempio, per la produzione di insulina o anticorpi monoclonali. Nel 2021, le nuove domande di brevetto europeo depositate in riferimento a questo settore sono aumentate del 6,9% rispetto all’anno precedente.
Gli Stati Uniti detengono la leadership delle domande di brevetto europee depositate in ambito farmaceutico (3.582) ma dal punto di vista percentuale la crescita del Giappone è considerevole e si assesta nell’intorno del 27%.
In ambito biotecnologico, la classificazione IPC include anche la ricerca e la sintesi di nuovi peptidi, la microbiologia e l’ingegneria genetica. Ad esempio, sono inclusi in questa classificazione brevettuale gli organismi geneticamente modificati, il processo della produzione di birra, del vino e dell’aceto. Il settore delle biotecnologie applicate al settore vegetale/alimentare mostra un incremento delle nuove domande di brevetto depositate presso l’EPO pari al 6,6% rispetto al 2020.
Anche in questo caso gli Stati Uniti detengono lo scettro del paese con il maggior numero di depositi presso l’EPO in ambito biotecnologico (2.611). Tuttavia in questo contesto è la Cina a stupire: rispetto al 2020 il numero di deposito ha subito un incremento notevole, che va oltre il 75%!
Il sorprendente risultato registrato nella Repubblica Popolare Cinese potrebbe trovare ulteriori conferme negli anni a venire sulla base delle nuove linee guida approvate recentemente dal Ministero dell’Agricoltura di Pechino 1.
A gennaio 2022, infatti, i regolamenti hanno subito un aggiornamento per quanto concerne la classificazione e l’approvazione di raccolti geneticamente editati con la tecnica CRISPR. Fino al 2022, infatti, la Repubblica Popolare Cinese aveva pienamente condiviso la posizione europea secondo la quale le piante geneticamente editate e OGM devono essere considerate allo stesso livello.
Il recente aggiornamento delle linee guida cinesi prevede la distinzione tra piante editate tramite tecnologia CRISPR e piante ottenute tramite la tecnica del DNA ricombinante, tutto ciò al fine di favorire lo sviluppo delle prime in quanto considerate più sicure delle OGM.
Questo cambiamento regolamentare potrà fornire un’ulteriore spinta nello sviluppo di soluzioni biotecnologiche innovative ed è quindi ragionevole supporre che il trend brevettuale in questo ambito continuerà a crescere in Cina anche nei prossimi anni.
Le conseguenze dei drastici cambiamenti climatici e la crescente emergenza alimentare globale potrebbero convincere sempre più Paesi, oltre alla Cina, a mostrare una maggiore apertura verso queste nuove tecniche genomiche al fine di incentivare la realizzazione di nuovi organismi e raccolti. Tutto questo potrebbe quindi stimolare ulteriormente un settore che dal punto di vista brevettuale è già di per sé attivo e promettente.
Anche le forze in gioco potrebbero subire dei cambiamenti nel prossimo futuro; se è vero, infatti, che attualmente la gran parte delle domande di brevetti europee in ambito biotecnologico è depositata da grandi società del settore (74%), la percentuale di PMI che genera innovazione non è trascurabile (21%) ed un adattamento su larga scala delle normative attualmente in vigore potrebbe favorire l’ingresso nel mercato di nuove società a capitale relativamente ridotto ma capaci di imprimere al settore uno spirito innovativo tanto utile quanto necessario.
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1Mallapaty S. China’s approval of gene-edited crops energizes researchers. Nature. 2022 Feb;602(7898):559-560. doi: 10.1038/d41586-022-0039.
Martina Mion