Contributi per la promozione all’estero dei marchi italiani COLLETTIVI e di CERTIFICAZIONE
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 novembre 2022, n. 269, il decreto direttoriale 3 ottobre 2022 (https://uibm.mise.gov.it/images/Bandomarchicollettivi22.pdf) che rende operativa per l’annualità 2022 l’agevolazione per la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione (https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/contributi-per-la-promozione-all-estero-dei-marchi-collettivi-e-di-certificazione-al-via-il-bando-per-l-annualita-2022).
Il Soggetto gestore designato è Unioncamere (https://www.unioncamere.gov.it).
Possono beneficiare dell’agevolazione le associazioni rappresentative delle categorie produttive, i CONSORZI DI TUTELA ed altri ORGANISMI DI TIPO ASSOCIATIVO E COOPERATIVO.
Le domande possono essere presentate dalle ore 9:00 del 22 novembre 2022 alle ore 24:00 del 22 dicembre 2022.
E’ necessario che i marchi collettivi o di certificazione siano già stati registrati alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Sono stati stanziati complessivamente 2.484.019,00 euro.
L’agevolazione è concessa nella misura del 70% delle spese valutate ammissibili.
L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150.000,00 euro, a fronte di una o più domande di agevolazione aventi ad oggetto marchi collettivi o di certificazione differenti.
Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni comprovate da titoli di spesa emessi a far data dal 1° luglio 2022.
Il progetto per essere agevolabile deve prevedere la realizzazione di almeno due delle seguenti iniziative finalizzate alla promozione del marchio:
- La partecipazione a Fiere e Saloni internazionali (si intendono ricomprese anche fiere e saloni internazionali svolti in modalità “virtuale” su piattaforme digitali)
- L’organizzazione di eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali (si intendono ricompresi anche eventi di intrattenimento/informazione come serate a tema, degustazioni, ecc. che si svolgano in location diverse dagli spazi fieristici ma in concomitanza dello svolgimento della fiera)
- Incontri bilaterali con associazioni estere (si intendono ricompresi anche incontri che abbiano luogo in Italia o all’estero, oppure su piattaforme digitali, non necessariamente legati a fiere e saloni)
- Seminari in Italia con operatori esteri e all’estero (si intendono ricompresi anche seminari di natura divulgativa aperti ad imprese e consumatori svolti anche su piattaforme digitali)
- Azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali on-line (si intendono ricomprese anche campagne pubblicitarie su stampa estera e on-line, corner presso punti vendita GDO esteri)
- Creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.
Possono quindi essere ricomprese anche le nuove modalità di promozione che si stanno oramai affiancando alla tradizionale partecipazione fisica ad eventi o fiere internazionali (fiere digitali, webinar, incontri su piattaforme web).
Le spese ammissibili possono consistere in quote di partecipazione, affitto e allestimento di stand presso fiere e saloni internazionali in Italia e all’estero e servizi connessi (quali assicurazioni, servizi di pulizia, vigilanza, servizi tecnici ecc.), affitto e allestimento di spazi espositivi temporanei), interpretariato, traduzione, noleggio di attrezzature e strumentazioni, brochure, cataloghi, materiale informativo, spot televisivi/radiofonici, pubblicità e promozione su siti web o su riviste internazionali inerenti il marchio, spese per azioni dimostrative delle produzioni dei soggetti beneficiari realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto, l’affitto di sale per attività di formazione e/o seminari e molto altro.
Il progetto di promozione oggetto della domanda deve essere concluso entro 10 mesi dalla notifica di concessione dell’agevolazione.
Diamo due suggerimenti:
a) coloro che possiedono i requisiti soggettivi e oggettivi, in particolare una registrazione di MARCHIO ITALIANO COLLETTIVO o di CERTIFICAZIONE, dovrebbero attivarsi per la partecipazione al bando;
b) tutti i soggetti che ancora non possiedono MARCHI COLLETTIVI o MARCHI DI CERTIFICAZIONE, i quali però hanno i requisiti per registrarli e l’interesse statutario a farlo, dovrebbero come minimo valutare con il proprio specialista e consulente in marchi l’opportunità di procedere alla registrazione, e ciò per n buone ragioni, non ultima la possibilità di poter accedere in futuro a misure simili e cogliere così una opportunità aggiuntiva per spingere sulla promozione all’estero.
Noi avvocati e consulenti DeosIP siamo a disposizione per assistervi.
Contattateci senza impegno per informazioni!
Boris Osgnach
Estelita Peruzzo